Borse agli occhi: di cosa parliamo?
Le borse sotto agli occhi sono più che un estetismo della pelle e ne sono soggette prevalentemente le donne. La causa più frequente è lo scarso riposo notturno, ma ci sono tante altre cause come l’ipotiroidismo, la pressione alta, o problemi a fegato e reni.
Le borse sotto agli occhi le riconosciamo dal gonfiore intorno a tale zona, infatti è qui che i capillari perdono elasticità e le loro pareti, perdendo molto siero ed acqua, si accumulano tra le cellule di grasso che si trovano in corrispondenza del bulbo oculare. Si crea quindi un’infiammazione, riconducibile al gonfiore di cui parliamo.
Borse sotto agli occhi o occhiaie? Come distinguerle?
Le borse sotto agli occhi rappresentano accumuli di grasso, mentre le occhiaie sono accumuli di emosiderina (proteina che lega il ferro) e riguardano la zona inferiore dell’occhio.
I fattori principale del gonfiore sono; età, alimentazione sregolata, uso eccessivo di alcol che aumenta la vasodilatazione, esposizione a raggi UV.
Ci sono rimedi per contrastarle?
Importante è sicuramente avere determinati accorgimenti: bere 2 lt di acqua al giorno aiuta a drenare i liquidi e a sgonfiare la zona; fare sport dona tonicità alla pelle, impacchi di acqua fredda al mattino per rinvigorire la zona. Altro fattore importante è senza dubbio il riposo notturno per svegliarsi con occhi più distesi.
Per quanto riguarda i rimedi possono essere sia naturali che farmaceutici: nel primo caso si predilige l’assunzione di integratori che portano al rafforzamento dei capillari e contribuiscono ad eliminare i liquidi in eccesso, come quelli a base di flavonoidi. In caso di rimedi farmaceutici si può optare per sieri e creme per sconfiggere il gonfiore a base di esperidina (favorisce la riattivazione della microcircolazione); glucosamina (per la formazione di acido ialuronico).
Rari sono i casi in cui lo specialista ricorre alla chirurgia estetica, che comunque consiste in un intervento semplice di blefaroplastica inferiore che eliminerà questo fastidioso problema.